Una strabiliante conferenza su “Educazione e Prevenzione” si è tenuta giorno 4 marzo nell’aula virtuale del liceo Scientifico Filolao di Crotone in collaborazione con l’Università “Sapienza” di Roma e la partecipazione di ben quattro istituti scolastici, il Filolao, il Barlacchi, il Pertini-Santoni di Crotone e il Lilio di Cirò.

Una preziosa iniziativa del Liceo Scientifico Filolao che ha innescato una peculiare forma di antivirus pandemico attraverso la creazione di collaborazioni tra Istituti scolastici nella consapevolezza che la cultura può e deve escogitare strategie che fungano da ponte tra estremità fisicamente o socialmente distanti, creando occasioni di sviluppo ed integrazione.

L’intuizione del Dirigente, dott. Giovanni Aiello e della prof.ssa Barbara Menzano, nasce dall’osservazione dei bisogni di una comunità scolastica che risente fortemente delle necessarie restrizioni legate all’emergenza sanitaria ma che allo stesso tempo chiede alla scuola sostegno e suggerimenti per affrontare in maniera costruttiva le difficoltà del momento.
La scuola non può abdicare al ruolo educativo, che anzi le compete, e si impegna a progettare e investire le risorse necessarie per garantire il diritto allo studio e alla formazione integrale dell’individuo.

Illustri gli ospiti del simposio: le Proff. sse Serafina R. Anania e Ida Sisca, Dirigenti scolastiche rispettivamente del Barlacchi e del Pertini-Santoni, che hanno condiviso con lodevole interesse l’iniziativa del collega Aiello, promuovendo una rete di cooperazioni per la salute e la crescita dei propri studenti; i relatori, prof. Francesco Fedele, ordinario e direttore di Cattedra di Cardiologia e la dott.ssa Maria Chiara Gatto, Cardiologo, dell’Università “Sapienza”di Roma e UOC di Rieti.

L’argomento della giornata è stato incentrato sulla prevenzione delle patologie cardiovascolari attraverso la presentazione del libro del Prof. Fedele “Il cuore dei giovani”.
Con disarmante empatia e professionalità, il prof. Fedele ha incantato l’uditorio puntualizzando sulla necessità di una prevenzione la cui scelta non è il risultato di sterili moralismi ma di argomentazioni scientifiche che la scuola ha il dovere di veicolare.
“Il benessere fisico crea le opportunità per una crescita culturale sana e equilibrata” leggiamo nella prefazione, e la scuola deve incaricarsi anche di questo, inducendo nelle nuove generazioni la consapevolezza che la salute costituisce, oltre che un dovere verso sé stessi e un diritto garantito dalla Costituzione, anche un bene collettivo da tutelare.
Rispetto alle generazioni passate, nella lettura sociale del prof. Fedele, gli adolescenti di oggi hanno più tempo e possibilità per definire i propri interessi e obiettivi di vita nei contesti che sono propri, Scuola e Tempo libero. Ma la scarsa informazione li induce spesso a scelte inopportune che ledono la loro salute.
“Informazione, prevenzione e formazione” è la triade di responsabilità che la società civile dovrebbe assumersi.
Il libro “Il cuore dei Giovani” nasce da una serie di monitoraggi effettuati sulla salute cardiovascolare negli adolescenti che hanno portato a sottolineare quanto sia necessario saper optare per uno “stile di vita adeguato” che includa l’attenzione alle fragilità individuali; ad una sana alimentazione che escluda irregolarità e preferisca l’assunzione equilibrata di sostanze non nocive; allo sport come panacea alla sedentarietà che ferisce il nostro metabolismo.
Se da un lato il libro offre un quadro dettagliato degli aspetti che caratterizzano la vita quotidiana dei ragazzi, dall’altro illustra i meccanismi fisio-patologici alla base di un fenomeno sempre più frequente, divenuto argomento di cronaca: la morte cardiaca improvvisa nei giovani.

Il Prof. Fedele ha sottolineato che “il riconoscimento precoce dei ragazzi potenzialmente a rischio” è certamente “un’arma efficace per ridimensionare questo problema”, ma la prevenzione secondaria, illustrata dalla dott.ssa Maria Chiara Gatto, attraverso l’uso del defibrillatore semiautomatico esterno e i corsi di rianimazione cardiopolmonare, “rappresenta l’unico strumento valido affinché un evento drammatico non diventi fatale”.
La dott.ssa Gatto è figlia del territorio crotonese e rappresenta un esempio per tutta la comunità scolastica per aver saputo, nel suo percorso formativo, accogliere le occasioni che la scuola le offriva come opportunità di crescita umana e culturale. La scuola si impegna a rimodularsi costantemente ma è necessario una corrispondenza di interessi affinché ogni azione possa condurre al cambiamento.
Il prof. Fedele ha definito il cuore una “macchina perfetta”; ci piace ravvedere nel cuore della scuola una macchina “patologicamente perfetta”: soggetta ad abnormi dilatazioni e pericolose aritmie, per far spazio ai bisogni dei suoi studenti e adeguarsi ai ritmi di ciascuno di loro.
Entriamo nella “rete” del Filoalo e prendiamo “a cuore” i nostri giovani con sollecita corresponsabilità.